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La Terza Madre

Recensione: La Terza Madre

A volte ritornano.
Ventisette anni dopo l’uccisione di Mater Tenebrarum (che incarnava il male nel film “Inferno” del 1980, a sua volta sequel di “Suspiria” del 1977) Dario Argento mette un punto alla sua “Trilogia delle Madri” dando corpo e volto alla terza madre: Mater Lacrimarum.

SCHEDA TECNICA

SCHEDA DVDLa storia si svolge a Roma e questa volta la citta’ eterna sembra destinata alla sua “seconda caduta”: la più temibile e la più bella delle tre streghe, per l’appunto Mater Lacrimarum (Moran Atias), è tornata e acquista sempre più potere grazie al ritrovamento di un’urna contenente vari oggetti propri delle scienze occulte, tra cui una tunica (in realta’ un potente talismano).

La strega si nutre del dolore che la circonda, un dolore che contribuisce a spandere: ecco che Roma è travolta da disgrazie, suicidi, omicidi, atti di violenza gratuita e barbarie. Nella vicenda si inserisce quella di Sara Mandy (Asia Argento) che scoprira’ di possedere particolari doti magiche grazie alla madre, morta molti anni prima del tentativo di uccidere Mater Suspiriorum a Friburgo.

La storia segue un filo logico difficilmente riscontrabile negli altri due film che compongono la trilogia. Ritroviamo sempre degli stilemi tipici di Dario Argento come  una breve sequenza in cui predomina la luce rossa o il sangue a fiotti che fa molto gore (e finalmente è stato lasciato da parte l’utilizzo di quell’improbabile sangue rosso vernice per far posto a sangue decisamente più realistico).  Certo, le scenografie che sono state marchio di fabbrica in “Suspiria” e “Inferno” qui mancano; in questo caso le location sono state chiese, conventi, catacombe e ville abbandonate che contribuiscono a rendere cupa l’atmosfera. Bisogna dire che forse ai puristi fan di Dario Argento il film non piacera’ proprio perché visivamente si discosta un po’ rispetto ai precedenti, ma non c’è che dire, la regia è come sempre ottima: Argento fa un uso della cinepresa che ha ritmo e crea suspense, come nella scena in cui Sara esegue delle ricerche nella villa abbandonata in cui vive la Terza Madre: una delle scene tecnicamente più riuscite poiché è girata in un’unica piano-sequenza di 4 minuti.

Non mancano gli scivoloni: le streghe che da tutto il mondo giungono a Roma per festeggiare il ritorno di Mater Lacrimarum sembrano reduci di un concerto gothic style finito male, mentre sarebbe consigliabile che Asia Argento venisse doppiata da chiunque altro fuorché da se stessa.

Curiosita’: la colonna sonora è stata scritta da Claudio Simonetti, tastierista dei Goblin (storica band autrice di “Profondo Rosso” e “Suspiria”) in collaborazione con Dani Filth (leader dei Cradle of Filth).La Terza Madre: Apprezzabile dai profani, ripudiabile dagli “Argento-fan”, sconsigliabile a chi è sensibile alla vista del sangue. Perfetta la scelta di farlo uscire nelle sale ad halloween.    

Nota: di Stefania Ciocca
La Terza Madre

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