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The Invasion

Recensione: The Invasion

Il film è il remake de “L’invasione degli Ultracorpi” (1958) di Don Siegel. Come dire: non tutti i  Vanilla Sky riescono col buco!
Oliver Hirschbel presenta un film privo di particolari effetti speciali (l’originale ne era totalmente privo, scelta allora dettata anche “da necessita’ storico-cinematorafiche”) e si affida completamente alle prove dei suoi attori protagonisti, Nicole Kidman (ormai totalmente incapace di scegliere una pellicola adatta alle sue splendide capacita’ interpretative, dopo Birth, e Fur e altri dubbi contributi) e Daniel Craig.

SCHEDA TECNICA

SCHEDA DVDUno shuttle precipita, portando con sè un virus estremamente contagioso che si attiva sostituendo il dna umano con quello alieno durante la fase REM (mentre gli animali, dotati di quel sesto senso che tanto bene farebbe all’uomo razionale, lo percepiscono come ostile). Se si è stati infettati,  l’unico modo per salvarsi è quello di rimanere svegli, a tutti i costi, fingendosi allo stesso tempo gia’ “trasformati”. Infatti non dormire potrebbe non bastare a non farsi riconoscere dai “coloni”, dato che gli individui “alienizzati” si riconoscono da alcuni tratti caratteristici: non sudano, non hanno emozioni e sono inespressivi. Nicole si conferma capace di reggere da sola un’intera pellicola (anche se sbiadite le sue performance restano sempre notevoli), 007 invece appare afflitto da monoespressivita’ cronica che lo rende, in questo particolare film, incredibilmente in parte nel ruolo dell’infettato anaffettivo, immobile e atarassico (sintomi manifesti del contagio alieno). Al film non possiamo riconoscere che scontatezza e mancanza di suspense oltre che di una significativa partitura musicale e un banale lavoro di fotografia pseudo patinata e smaccatamente american.
è sicuramente vero che il remake di un film del calibro de  “L’invasione degli Ultracorpi” poteva facilmente risentire  del fiato corto di un’eccessiva nototrieta’, e risultasse di fatto confinato in ambiti di sceneggiatura ristretti patendo un  decollo faticoso in termini di originalità. L’opera  non si produce in nulla che possa dirsi sorprendente o nuovo, almeno in termini di storia. Questo (apparentemente) salvifico preambolo non gli evita la condanna di una mancata rilettura in chiave odierna (o quantomeno “altra”)  del soggetto non originale,  minimamente modificato rispetto al compianto film del 58.    Ci chiediamo dunque (vista l’assenza di qualsiasi interessante variazione sul tema) che l’avete fatto a fare sto film?
Qualcuno ne sentiva la mancanza/esigenza?
La Kidman non riusciva a pagare il mutuo?

Mi pare ovvio giungere alla più scontata delle conclusioni, dopo aver visto quanto il nuovo millennio è in grado di fornire in materia di alieni (vedi The Forgotten): urge lasciare a Fox Mulder ciò che è di Fox Mulder. Non indugiare dunque, nel tentativo di rimaneggiare una tematica evidentemente troppo datata e da cui nessun regista (neanche Spielberg con La Guerra dei Mondi, men che mai Shyamalan con Signs) riesce a cavare niente di interessante e valido, finendo altresì con lo sfiorare il ridicolo e l’abusato. E basta co ‘sti ufo!The Invasion: Se siete curiosi di conoscere il segreto del magnetismo di 007 (Daniel Craig), vedendo questo film scoprirete finalmente tutto!

Nota: di Daniele Rizzo e Roberta Monno
The Invasion

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