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Shrek Terzo

Recensione: Shrek Terzo

Il nostro Orco preferito è tornato ed è ancora una volta alle prese con un mondo (quello delle persone “normali”) nel quale si trova per nulla a suo agio e del quale farebbe volentieri a meno. Le doti di Shrek le conosciamo: è puro, onesto, virtuoso e dal cuoro d’oro. Tutte qualità che covano, letteralmente, nel profondo della sua anima e nella concretezza delle sue azioni. Insomma, il nostro orribile protagonista è bello dentro e non fuori: è questo il messaggio – reiterato e scontato – della Dreamworks, incapace di provocare con il nuovo episodio di Sherk un sussulto di adrenalina nonostante la conferma degli ottimi personaggi (cult) come il Gatto con gli Stivali e Ciuchino.

SCHEDA TECNICA

SCHEDA DVDGli orchi – con tutta la loro goffaggine – si trovano alle prese con nuovi obblighi reali, verso i quali, tuttavia, mostrano una profonda insofferenza. I nostri eroi sono persone semplici, sincere, non sopportano il conformismo. A scatenare gli eventi sarà la morte di Re Ranocchio e la conseguente necessità un nuovo Regnante per Far, far away. La trama scorre via liscia e monotona: il prescelto, un imbelle e “sfigato” re Artù viene convinto ad accettare il suo ruolo regale con non poca fatica; il regno di Molto, molto lontano viene nel frattempo conquistato dal Principe Azzurro a cui seguito troviamo un esercito di cattivissimi presi qua e là in prestito da famosi racconti. Shrek, tornato a vestire i panni del cavaliere senza macchia o paura, riesce a riconquistare il reame per cederlo al suo legittimo sovrano, re Artù. Ecco la catarsi, da classica tradizione confessionale, dopo aver compiuto la buona azione ed esser tornato felicemente alla propria vita bucolica. La metafora del viaggio, che tanto piace alla Dreamworks, con continue citazione fiabesche,è un gioco che non regge più.
Attraverso iperboliche situazioni, la trama di Shrek Terzo pone il classico interrogativo: la vera bellezza è quella esteriore o quella interiore?
Chi scegliere tra il bellissimo (e terribile) principe azzurro e la splendida traditrice Raperonzolo simboli dell’arrivismo, e Shrek, Fiona, manifestazioni dell’amicizia autentica e dell’amore famigliare?
Sperando che un tale canovaccio non giunga immutabile fino al 5 episodio della serie, registriamo il dispiacere per la caduta di “amici” un tempo simpatici e coinvolgenti (il paragone tra la scena del Gatto che fa gli occhi dolci nel 2 episodio e la stessa scena nel 3, dove lo stesso, per un bislacco incantesimo ,si trova nei panni dell’Asinello, rende bene l’idea di una pellicola ormai spremuta e priva di idee). La “ciliegina” sulla torta di questa scontata vicenda è la conclusione poco originale: una bella famiglia nucleare composta da Shrek, Fiona e il piccolo mostricciattolo. Rititoliamo in Sherk 3 – the family-day?

Nota: di Daniele Rizzo
Shrek Terzo

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