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Match Point

Recensione: Match Point

Quanto si può parlare di Match Point a prescindere da ciò che, circa un anno e mezzo fa è accaduto in Italia e che lo ha reso assolutamente realistico ed emblematico?

SCHEDA TECNICA

SCHEDA DVDPer me poco. Ricordate la vicenda di Jennifer, diciannove anni, uccisa dal suo amante sposato al nono mese di gravidanza?
Sua madre si batte per far condannare il Mostro
(incastrato anche qui da un diario) per duplice omicidio, e a tal fine lava, veste e fotografa il “nipotino mai nato”. Lo ricordate?
Beh, io lo ricordo e forse anche per questo la pericolosa pellicola di Allen mi ha messo i brividi e mi ha commosso. Mi ha emozionato la leziosa perfezione con cui questo regista ha inscenato l’abisso, freddo geometrico e distaccato in cui si può sprofondare senza colpo ferire e quasi senza volontà di colpire. Senza perdere la rotta e il senno, semplicemente inserendo e scegliendo l’omicidio tra un ventaglio di possibilità. Chris, il protagonista, è un concreto, un pragmatico che ha deciso di percorrere la via più semplice… E la sorte gli sorride consegnando al film un finale tutt’altro che catartico (che cosa rara!) e riappacificatorio. La sorte premia gli audaci, non i meritevoli secondo i canoni della giustizia per come noi li conosciamo.
Chris non è un incapace ma un talentuoso giovane uomo che, da fare l’istruttore di tennis per i ricchi rampolli londinesi, arriva a dirigere un importante reparto nell’azienda del padre di quella che sarà sua moglie, e lo fa perché ne è in grado, e tutti glielo riconoscono. Ma vi sarebbe riuscito comunque se non fosse stato il genero del capo?
No!
Questa è la dissacrante verità che ci regala un Woody Allen mai così sincero e spietato. Puoi  avere talento, ma se non hai fortuna (o non sai cogliere l’attimo in cui il vento gira) la tua abilità servirà a poco. Anche Nola ha avuto fortuna, la stessa di Chris. Entrambi sono stati baciati dalla sorte (fidanzati con i due ricchi e generosi fratelli) e hanno avuto per un po’ le stesse opportunità, le stesse chance. Ma Nola non ha fiutato il vento, non si è prostrata agli eventi e ha continuato dritta per la sua scalcinata strada, che l’ha portata in fondo all’abisso, nella tomba. Chi vince e chi perde. Chris ha vinto, secondo Allen. Per fortuna al Mostro che ha ucciso Jennifer è andata meno bene.Match Point: Per realisti estimatori del cinismo

Nota: di Roberta Monno
Match Point

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