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Questa Ragazza E' Di Tutti

Recensione: Questa Ragazza è Di Tutti

Fino a non molto tempo fa, quando cioè la cultura non era un rischio commerciale per la televisione, ma una risorsa per promuovere una crescita delle persone, in fascia prima serata, veniva promosso qualcosa di analogo alla didattica della visione, dove un critico cinematografico presentava una carrellata di films aventi un legame fra loro. Questa abitudine, che era entrata nel lessico familiare degli italiani,ora è slittata a notte alta, non consentendo ai comuni mortali la visione dei meravigliosi archivi, a meno che qualche coraggioso non si punti la sveglia alle prime ore del mattino.

SCHEDA TECNICA

SCHEDA DVDQuando viene a mancare una persona come Sidney Pollack è logico condividere i suoi flash back e guardare all’indietro la Sua Opera per continuare a dialogare con essa. Tratto da un atto unico teatrale di Tennessee Williams, il Sidney Pollack dei primi film, quello che lo vede come regista (quasi) esordiente è del 1966 in Questa ragazza è di tutti in cui personaggi sono in lotta per imporre il fascino della fantasia sulla squallida realtà che li opprime. La storia è un racconto della sorellina (Willie) della protagonista (Alva) che parte dalla fine della storia, col procedimento di narrazione circolare, e ci viene narrata dalla scomoda posizione dei binari ferroviari di una stazione remota dove i treni non si fermano, per mettere lo spettatore nella situazione dell’epoca, aforisma della grande depressione americana. Una bambina inanellata vestita di un lacero abito rosso precipita dai binari rendendo palpabile il senso di vertigine e racconta ad un suo coetaneo la storia che l’ha condotta fin lì. Per essere sicuro che non ci fossero toni gioiosi in questa scena, ha rivelato Pollack, di avere fatto colorare i sassi del binario e bruciato dei copertoni fuori scena. Piccolo particolare, nel cinema americano una cosa del genere non si era mai vista, così come non si mostravano i cortili e i muri deturpati dalla grande miseria trascinata dalla depressione.. Già il primo anelito di nuovo cinema, di nouvelle vague, per dirla all’’uropea, che qualifica Sidney Pollack. L’edificio pericolante, aforisma della situazione americana a cui fa riferimento il titolo è quello della casa dove vivono le tre donne: la madre-madrona Hazel Starr (Kate Reid) , Mary Badham, cioè Willie, la narratrice e Alva (Natalie Wood scomparsa misteriosamente nel 1982 a soli 43 anni) con gli ospiti maschili che lavorano nella ferrovia e con la cui pigione le donne riescono a sopravvivere dopo che il padre si eclissa improvvisamente lasciando sole le tre donne. Un ispettore delle ferrovie, Owen Legate (Robert Redford) costretto a fare tagli pesanti sul personale in servizio penalizzando le già magre attività economiche del piccolissimo paese che non ha risorse e dov’ è situata la pensione in cui le donne affittano le camere e un po’ d’allegria ai ferrovieri, alloggia nella locanda e inizia un tormentato rapporto sentimentale fra l’adolescente inquieta Alva (dice di lei la sorella Willie, che Alva è il numero di centro dello spettacolo ) e l’ispettore delle ferrovie che è l’esordiente Redford di un fascino stratosferico. Il finale unhappy è assicurato, nel senso che è immaginato, raccontato, ma non visto. Uscendo dal cinematografo nel dialogo tra i due protagonisti: Alva dice a Owen che si avrebbe voglia di vedere e rivedere un film nella speranza che la volta successiva finisca bene, rovesciando la visione dello spettatore dallo spettacolo. Pur affascinato da Elia Kazan, Pollack fa una sua ricerca autonoma, i critici lo hanno sempre definito un regista americano con uno stile francese, cosa che a lui non dispiaceva affatto, amando Resnais così come la nouvelle vague che contagiava con la sua freschezza ogni paese coniugandosi ad ogni cultura che ogni Autore voleva rappresentare. Ci sono due cammei con Pollack in “Questa ragazza è di tutti”. Il regista davvero giovanissimo fa la parte del balordo e così la seconda volta si prende una spalmata di gelato alla fragola da Redford, divertito. Nella scena del treno che prende Alva per ricercare l’amato Owen la ripresa avviene dall’alto con un elicottero, e introduce nella parte della storia relativa al cambiamento dei personaggi , anche questo un nuovo espediente che il cinema del periodo ancora non aveva sperimentato. Seguendo Plutarco e i suoi concetti paralleli applicati al cinema, in Italia, nella la seconda metà del decennio, che si annunciò all’insegna dei giovani (Prima della rivoluzione, 1964, di Bernardo Bertolucci; I pugni in tasca, 1965, di M. Bellocchio), innestò motivi e previsioni di contestazione generale sul bilancio di un periodo storico (Uccellacci e uccellini, 1966, di Pasolini; I sovversivi, 1967, dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani), mentre nel 1966 tre film di anziani venivano dall’estero La presa di potere di Luigi XIV di Rossellini, Blow-up di Antonioni e La battaglia di Algeri di G. Pontecorvo.Antonio Pietrangeli, nel 1965 aveva appena finito di girare io la conoscevo bene presentando già tra gli sceneggiatori la firma del giovane Ettore Scola.

Nota: di Roberta Ricci
Questa Ragazza è Di Tutti

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