Il Teatro della Cooperativa presenta una frizzante messa in scena al limite del trash, liberamente ispirata a Sogno di una notte di mezza estate .

La molto tragica storia di Piramo e Tisbe che muoiono per amore è uno spettacolo costruito sulle parti comiche di Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare e, fin dal titolo, si capisce subito che ci aspetta una serata divertente. Gli attori entrano in scena passando dalla platea, dove scherzano, giocano e coinvolgono il pubblico in maniera bizzarra: «Signore ha un po’ di forfora qui, aspetti che gliela tolgo», e l’attrice sfodera addirittura un’aspirapolvere per farlo.Il gruppo che recita è composto da tre attori stranieri – uno proveniente dalla Costa d’Avorio, una dalla Russia e un’altra da Cuba – che recitano in italiano con l’aggiunta di qualche battuta nel loro idioma natale. Mentre le tre interpreti italiane – una pugliese, un’emiliana e, l’ultima, milanese – sottolineano volutamente l’accento e talvolta scivolano nel dialetto. Particolarmente esilarante l’attrice che impersona l’emiliana: brillante e confusionaria – non a caso le viene assegnata la parte principale, ovvero quella di Piramo.

Strizzando l’occhio alla Commedia dell’Arte, ogni personaggio – fortemente caratterizzato – è anche espressione dei luoghi comuni che contraddistinguono la regione o il Paese dal quale proviene: le cime di rapa per la pugliese, o l’immancabile balletto classico per la russa.Diversi e ben inseriti nella trama i momenti musicali: i più divertenti quelli in cui la filastrocca è accompagnata dalla chitarra, mentre l’esperimento su una canzone rap non è del tutto riuscito.

L’idea metateatrale – dello spettacolo nello spettacolo –  è un must della drammaturgia e vanta precursori famosi come, per esempio, Giorgio Strehler – che vi ha giocato nelle varie edizioni di Arlecchino servitore di due padroni. Qui ha il valore di aumentare esponenzialmente la comicità insita nel testo e raggiunge il massimo nella scena in cui Piramo si uccide ma, al posto della spada, utilizza un würstel.

Il risultato è uno spettacolo godibile, spensierato che, spesso, fa ridere di gusto – con trovate in stile cabaret – e qualche volta scade in battute a sfondo sessuale, da sempre le più facili e scontate.

Lo spettacolo continua:
Teatro della Cooperativa

via privata Hermada, 8 – Milano
da giovedì 16 a domenica 28 novembre 2010
da lunedì 20 giugno a domenica 10 luglio 2011
orari: martedì – sabato h: 20.45 domenica h:16.00 – lunedì riposo

La molto tragica storia di Piramo e Tisbe che muoiono per amore
testo e regia di Renato Sarti
tratto da Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare
scene Carlo Sala
musiche Carlo Boccadoro
con Federica Fabiani, Milvys Lopez Homen, Marta Marangoni, Rossana Mola, Elena Novoselova e Rufin Doh Zéyénovin